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mercoledì 10 ottobre 2007

SONGS IN A MINOR (2001)


VOTO 3.5/5
UNA VOCE, UN PIANO, UNA NUOVA STELLA

Vedere Alicia Keys cantare mi fa pensare alle grandi della musica di tutti i tempi: Billie Holiday, Aretha Franklin e tutte quelle poche grandi cantanti che ti ricorderai anche fra cento anni. Saper suonare il piano ad alti livelli e avere un dono naturale, quello di una voce superba e delicata allo stesso tempo non è poco e saper scrivere canzoni e interpretarle con un inconfondibile animo soul/black. Alicia Keys sa farlo e il suo cd d'esordio a 21 anni lascia tutti con la certezza che una nuova stella è nata. Perchè se si diventa icone Pop a sedici anni, pochi a ventuno sbancano i Grammy e suonano il piano a livelli notevoli. Lei è anche questo, ma non solo.


IL CD
In questo esordio forse non esce fuori la vera anima soul della Keys, ma ci sono pezzi in cui non si può negare la sua straordinaria intensità e femminilità. Su tutti i pezzi spiccano i singoli: FALLIN che ha anche il merito di essere stato il brano che ha lanciato il nuovo talento. Il giro di piano e i cori nel bridge sono davvero due perle che nessuno può dimenticare. HOW COME YOU DON'T CALL ME è una cover del famoso pezzo di Prince. La Keys gli rende giustizia e sforna un'ottima prova, sa far suo il pezzo con lodevoli spunti vocali da levare il fiato (in tutti i sensi). ROCK WITH U è un ottima canzone, base ritmata e scorrevole che ci porta ad un'altra chicca del disco: A WOMAN'S WORTH. Un pezzo femminista ma soprattutto femminile e assolutamente R&B. L'ultima canzone che mi sento di citare ed esaltare (senza nulla togliere alle altre) è GOODBYE, un intro orecchiabile e un beat che con trasporto arriva al ritornello e al bridge in cui esce la tristezza e una presa di coscienza su una storia ormai finita ma importante.


Quando ho comprato questo cd l'ho fatto senza essere sicura che poi avrebbe inaugurato la mia completa ammirazione per questa artista con la A nemmeno maiuscola, ma a caratteri cubitali. Trovo francamente difficile che qualcuno possa negare la sua bravura e il suo talento, se poi lo stile non è fra i favoriti posso anche capirlo, ma non credo ci sia qualcuno che non la conosce e che la apprezza. Non solo musicalmente, anche per una vita concentrata sulla musica e una vita privata che rispetta l'aggettivo. Una vita emotiva che esce fuori in ogni sua performance live, che ho avuto la fortuna di gustarmi e che non è stata rovinata da un'acustica non proprio felice.

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