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giovedì 18 ottobre 2007

THE DIARY OF ALICIA KEYS (2003)




VOTO 4.5/5

VOCE E PERSONALITA'

Dopo l'enorme successo di SONGS IN A MINOR la Keys non poteva che aquisire ancora più sicurezza nei propri mezzi, migliorare utleriormente la qualità della musica ed usare al massimo l'estensione vocale. Il risultato è un album più maturo, più personale e più vario musicalmente. L'unica pecca è l'eccessivo numero di canzoni che appesantiscono un po' il finale, ma si sa che nei contratti discografici ormai si concorda anche il numero di parole in ogni canzone, quindi non me ne sorprendo e colgo il meglio di questo eccezionale lavoro.


IL CD

La partenza è d'atmosfera con HARLEM'S NOCTURNE che ci avvolge di una magia nottambula e coinvolgente. Subito si parte con un suono più fresco e ballabile con KARMA (terzo singolo) e HEART BURN, la prima dal violino penetrante e il testo sul tema sempre più americano del karma. La seconda ha un ritmo più trascinante e mostra la capacità della Keys di spaziare dal soul ad un R&B moderno e all'altezza delle icone di sempre del genere. IF I WAS YOUR WOMAN/WALK ON BY sono cover perfettamente riadattate e molto ritmate, forse rendono poco registrate e più dal vivo, ma si sa che per voci così il live è come il pane per i nostri denti. YOU DON'T KNOW MY NAME è il singolo che preannunciava l'uscita del disco. A parer mio un po' troppo lungo, ma tutto sommato si salva con i cori e il coinvolgimento melodico che si riesce a percepire.

Il pezzo DOC, quello che tutt'ora è fra i migliori e che la Keys stessa ammette di non stancarsi mai di suonare è il secondo singolo estratto, IF I AIN'T GOT YOU. In questo pezzo è tutto azzeccato e perfetto, il giro di piano, le strofe, il ritornello orecchiabile ma complesso vocalmente e un tema non rischioso ma adatto al genere, come quello dell'importanza dei sentimenti rispetto alle cose materiali. DIARY è il quarto singolo, un pezzo a mio parere fantastico che vede nel duetto finale fra voci nere maschili e femminile un trasporto passionale che si promette amore e protezione. DRAGON DAYS non è nulla di eccezionale, ma il refrain è orecchiabile ed entra in testa, WAKE UP non mi ha lasciato niente da menzionare. Di nuovo un ottimo refrain in SO SIMPLE, canzone che sta bene fra le ultime ma che viene schiacciata dalla precedente e la successiva, che sono la peggiore dell'album e quella che ricorda troppo FALLIN. Sto parlando di WHEN YOU REALLY LOVE SOMEONE, in cui il giro di piano e l'andamento del pezzo è pressocchè identico al singolo che ha lanciato la Keys. FEELING U, FEELING ME è un interlude molto sensuale che lascia spazio dopo poco alle ultime tre canzoni, di buon livello ma non memorabili.

Il voto iniziale non sembra rispecchiare ciò che ho scritto dopo, ma qualitativamente questo cd riesce a dare molto di più con sette canzoni rispetto all'intero album d'esordio, tuttavia ottimo nel suo genere ed essendo il primo. Questo per far capire che la Keys ha ancora margini di miglioramento da sfruttare appieno. Chissà che l'ultimo cd AS I AM in uscita fra poco meno di un mese possa prendere il pieno dei voti per la spigolosità e le tante collaborazioni che la Keys anticipato. Io lo spero e penso che possa essere il migliore lavoro dell'artista Newyorchese.

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